Turandot, atto primo – la trascrizione di Gianluca Verlingieri per due pianoforti a cent’anni dalla stesura dell’originale (1921)
Il giorno del compleanno del Maestro, l’evento conclusivo dei Lucca Puccini Days 2021 con il concerto in prima assoluta “Turandot, atto primo – la trascrizione di Gianluca Verlingieri per due pianoforti a cent’anni dalla stesura dell’originale (1921)”
Protagonista della serata il duo pianistico Maurizio Barboro-Claudio Proietti
Per l’ultimo appuntamento dei Lucca Puccini Days 2021, in programma al Teatro del Giglio il 22 dicembre (ore 21.00), giorno del compleanno del Maestro Puccini, un appuntamento di grande fascino e interesse: si è scelto infatti di dedicare la serata all’opera Turandot, a cento anni dalla stesura dell’originale (1921). Dell’ultima opera del Maestro sarà eseguita dal duo pianistico Barboro-Proietti, in prima assoluta, la trascrizione del primo atto per due pianoforti firmata da Gianluca Verlingieri. Completano la scaletta del concerto l’Ouverture da Il Flauto magico di W. A. Mozart trascritta per due pianoforti da F. Busoni e le Fantaisie (Tableaux) op. 5 di S. Rachmaninov.
Cent’anni fa, nel 1921, Giacomo Puccini faceva ascoltare per la prima volta, al pianoforte, ad alcuni scelti amici ospiti a Torre del Lago, il primo atto della sua nuova opera, Turandot, alla quale stava lavorando dall’anno precedente. Le successive vicende creative, tuttavia, furono molto più tortuose e tormentate e, come si sa, il 29 novembre 1924 il compositore morì lasciando l’opera incompleta. Il tronco da lui compiuto (i primi due atti e metà del terzo) resta comunque uno dei suoi più alti capolavori – forse il più alto – e rappresenta insieme l’ultima testimonianza della grande tradizione dell’opera italiana e uno dei momenti fondamentali del teatro musicale del Novecento. Al suo interno il primo atto è un organismo perfetto. Esso ci dona un’infinita ricchezza di elementi tematici, una costruzione drammaturgica irresistibile, un impeccabile equilibrio formale, un’audace tensione architettonica nella quale Puccini sa unire la sapienza della tradizione con le soluzioni più moderne mutuate, per esempio, dal cinema.
Il Primo Atto di Turandot è anche un grande spettacolo al quale concorrono un’orchestra enorme, un coro vastissimo, otto cantanti solisti, schiere di figuranti nei costumi di guardie imperiali, servi del boia, sacerdoti, mandarini, popolani e chi più ne ha più ne metta. È un insieme di accecante bagliore che rischia di mettere in ombra la trama fitta e lucidissima del tessuto compositivo. Proprio quest’ultimo è invece l’unico motore della “scarnificata” trascrizione per due pianoforti, commissionata dal duo Barboro – Proietti e realizzata dal compositore Gianluca Verlingieri con l’autorizzazione di Casa Ricordi. Audacemente essa rinuncia perfino alla parola cantata per puntare dritto all’essenza musicale del dramma nella certezza che la pregnanza della lingua di Puccini sappia raggiungere l’immaginario profondo di ogni ascoltatore.
Anche per l’edizione 2021, i Lucca Puccini Days sono frutto della collaborazione tra Comune di Lucca, Fondazione Giacomo Puccini e Teatro del Giglio, e realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e i patrocini di MIC – Ministero della Cultura e Regione Toscana.
Gianluca Verlingieri
“Talent exceptionnel” secondo Radio France, il compositore Gianluca Verlingieri ha ricevuto crescente considerazione in ambito nazionale ed internazionale grazie ad esecuzioni di propri lavori, commissioni e progetti realizzati presso importanti sedi quali INA-GRM di Parigi, Italian Academy della Columbia University di New York, Staatsoper di Berlino, Parco della Musica di Roma, Maggio Musicale Fiorentino (Opera di Firenze), Lingotto Musica di Torino, Festival internazionale di Aix en Provence, Bach Organ Festival alla Thomaskirche di Lipsia, Duomo di Ginevra, ARD German Radio Days allo ZKM di Karlsruhe e numerosi altri palcoscenici in Italia, Francia, Germania, Spagna, Austria, Inghilterra, Scozia, Danimarca, Belgio, Grecia, Svizzera, Svezia, Slovenia, Stati Uniti, Messico, Brasile, Nuova Zelanda e Australia. Composizioni di Verlingieri sono state oggetto di radiodiffusione e recensioni da parte di France Musique, RAI Radio3, USA National Public Radio, RSI Svizzera, Radio New Zealand, Radio Capodistria, Radio Classica, Radio Taukay, Limen TV oltre che menzionate da alcune delle principali testate nordamericane, europee e italiane. Sono inoltre state incise dall’etichetta svedese BIS Records, dalle italiane EMA Records e Limen Music, dalla giapponese Da Vinci Classics e dalla tedesca NEOS Music. Diversi lavori di Verlingieri sono stati premiati, menzionati o selezionati quali finalisti in numerosi concorsi e call for scores in Europa e Nord America, tra cui il Banc d’Essai del GRM di Parigi, l’IBLA Grand Prix di New York, il Dorfman Memorial (Germania), il Cincinnati Camerata Contest (USA), il Beethoven Club International Competition di Memphis (USA), e – in Italia – più volte il Premio Ciani di Siena, il Franco Evangelisti di Roma, l’ICOMS-Settembre Musica di Torino e molti altri. Lavori di Verlingieri sono stati menzionati in repertori internazionali di strumenti musicali e in trattati sulle loro tecniche esecutive, come il “Techniques of singing” del bassobaritono Nicholas Isherwood, edito da Bärenreiter. Ulteriori riconoscimenti sono giunti da Cambridge University Press (20th Century Music Award), Atlantic Center for the Arts (associate composer in residence), MidAmerican Center for Contemporary Music (guest composer), Washington Composers Forum, Memphis Chamber Music Festival (guest composer), Italian Composer Forum (composer in residence), Centro Tempo Reale (compositore in residenza Klang-Parola), Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dei Beni Culturali, Giovani Artisti Italiani, Accademia Chigiana di Siena (Diploma d’Onore) e altri. Durante il suo percorso di studi Verlingieri aveva già ricevuto da varie istituzioni pubbliche e private numerosi grant, inclusa una borsa di studio pluriennale della De Sono di Torino, che gli ha permesso di approfondire la sua preparazione con alcuni tra i maggiori compositori contemporanei. Dopo aver conseguito diplomi di Conservatorio in pianoforte, composizione e musica elettronica (summa cum laude), studiando tra gli altri con Stefano Bassanese (allievo di Luigi Nono), Gianluca ha completato il suo perfezionamento pluriennale nelle principali accademie italiane (Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Regia Filarmonica di Bologna, Chigiana di Siena, Verona Opera Academy dell’Arena di Verona e altre), studiando sotto la guida di Alberto Colla, Azio Corghi, Ivan Fedele e Fabio Vacchi. Altre importanti esperienze formative sono avvenute sia in Italia che all’estero con Kaija Saariaho (che ha raccomandato la musica di Gianluca all’Ensemble InterContemporain), Luca Francesconi, Peter Maxwell Davies, Luis de Pablo e Peter Eötvös, nonché, per la musica elettronica, con Mauro Lanza, Patricia Alessandrini, Alvin Curran, Elliott Sharp, Yan Maresz e il team pedagogico dell’IRCAM. Parallelamente alla formazione compositiva e interpretativa, Gianluca Verlingieri ha studiato storia della musica nell’Università di Torino con Giorgio Pestelli e ha frequentato diversi corsi e seminari di musicologia, semiologia ed estetica della musica tenuti, tra gli altri, da Jean Jaques Nattiez, Giovanni Guanti, Sandro Cappelletto, Quirino Principe e Michel Imberty. Gianluca Verlingieri è inoltre attivo come ricercatore: negli ultimi anni su incarico di Talia Pecker Berio si è occupato dell’identificazione e catalogazione dell’archivio sonoro privato di Luciano Berio presso il Centro Tempo Reale di Firenze (ora ospitato alla Paul Sacher Stiftung di Basilea), e ha svolto ricerca, tra l’altro, sul teatro musicale di Mauricio Kagel col suo personale incoraggiamento e su nastri magnetici di John Cage in collaborazione con l’Archivio dell’Ex-Studio di Fonologia Musicale della RAI di Milano ed Edition Peters. Dal 2011 Verlingieri è titolare della cattedra di Composizione Musicale Elettroacustica al Conservatorio “Ghedini” di Cuneo, coordinandone inoltre il METS, Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali, molto attivo in ambito internazionale. E’ invitato a tenere incontri sulle sue musiche e sulla composizione contemporanea presso istituzioni italiane ed estere quali, tra le altre, il CESMA di Lugano, il China Conservatory di Pechino e la Liszt Academy di Budapest.
Claudio Proietti
La sua attività concertistica, come solista, camerista e accompagnatore di cantanti, è dedicata in massima parte al repertorio moderno e contemporaneo. Nel 1989 fondò E.CO. Ensemble per l’Esperienza Contemporanea con cui ha partecipato ai più importanti festival e stagioni in Italia, Europa e Sud America proponendo, sempre senza direttore, i capolavori del Novecento storico accanto alle opere più significative dei maestri della modernità e ai lavori dei massimi compositori viventi spesso in prima esecuzione. Ha poi collaborato con strumentisti e cantanti di rilievo internazionale suonando per le maggiori società concertistiche italiane. Interessato a nuove esperienze performative, ha realizzato spettacoli anche insieme a jazzisti (Pietro Leveratto, Eugenio Colombo), musicologi (Quirino Principe), filosofi (Aldo Giorgio Gargani), studiosi (Roberto Iovino, Ilario Luperini), attori (Gabriele Lavia, Renzo Boldrini), registi (Vittorio Taviani), coreografi (Micha Van Hoecke), artisti visivi (Roberto Martini). Particolarmente fortunata e apprezzata è l’attuale attività in duo con il pianista Maurizio Barboro, il soprano Valentina Coladonato e il mezzosoprano Silvia Regazzo. E’ invitato regolarmente alle trasmissioni di RAI Radio3 e ha registrato vari dischi con composizioni di Liszt, Bartók, Schoenberg, Eisler. Per l’etichetta Brilliant Classics ha realizzato nel 2017 la prima registrazione mondiale degli Shakespeare Sonnets e degli Shakespeare Duets di Mario Castelnuovo Tedesco (che ha meritato le 5 stelle della prestigiosa rivista Musica), nel 2019, accanto al soprano Valentina Coladonato, Poulenc et ses Poètes, un cd dedicato alle mélodies di Francis Poulenc, e nel 2020, insieme a Silvia Regazzo, la prima registrazione assoluta delle Canções de Fernando Pessoa di Fernando Lopes Graça. E’ autore di vari libri fra i quali, in ambito musicologico, spiccano due monografie dedicate a Ivan Fedele (IRCAM Parigi 1996, Suvini Zerboni 2011) e il volume Il Mikrokosmos di Béla Bartók – Analisi, interpretazioni, indicazioni didattiche ed esecuzione integrale (ETS 2007) che contiene anche, in allegato, la sua registrazione completa dell’opera. Per oltre trent’anni è stato docente di pianoforte e infine anche direttore del Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova. Dall’a.a. 2018/19 insegna “Esperienze musicali del Novecento” nel dipartimento Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Come autore ed esecutore ha anche collaborato con Renzo Boldrini e la compagnia Giallo Mare Minimal Teatro a creare due fortunati spettacoli tratti da opere liriche e destinate al pubblico dei bambini: Buff’opera: Cenerentola e La fiaba della principessa Turandot. Si è occupato inoltre di progettare e organizzare attività didattiche, formative e artistiche. In tale veste è stato responsabile di questo settore dal 1997 al 2010 nella Fondazione Teatro di Pisa per cui è stato anche coordinatore fin dalla nascita del progetto Opera Studio che ha ricevuto il Premio Abbiati della critica musicale italiana. Ha ricoperto anche gli incarichi di Direttore Musicale di CittàLirica Orchestra e Coro e di Direttore Artistico del Teatro di Pisa.
Maurizio Barboro
Maurizio Barboro si è formato artisticamente sotto la guida della celebre pianista Lya De Barberiis, presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma. Premiato, come solista e in Duo pianistico, in Concorsi pianistici nazionali ha intrapreso, dal 1980, un’intensa carriera solistica che lo ha visto collaborare con Orchestre prestigiose e Direttori di provata esperienza in tutta Europa, America e Asia. In particolare si segnalano i Recital presso la Gasteig di Monaco di Baviera, per il Festival pianistico di Tübingen nell’ambito delle celebrazioni lisztiane e, nell’ottobre 2014, le esibizioni solistiche a Winston-Salem, Washington e Boston; la collaborazione con la celebre Orchestra Sinfonica “Enescu”, sotto la direzione del maestro Ovidiu Balan, presso la Sala Ateneo di Bucarest; i Concerti presso la storica Jordan Hall di Boston, con la Longwood Symphony Orchestra diretta dal maestro Francisco Noya; l’inaugurazione della Stagione 2008/09 dell’Accademia “Stefano Tempia” nella Sala del Conservatorio “Verdi” di Torino con la “Fantasia corale” di Beethoven; l’inaugurazione della Stagione 2010/2011 della Thailand Philharmonic Orchestra di Bangkok, con il maestro Claude Villaret. Nel 1996 è stato nominato “artista residente” della Filarmonica di Stato “Dumitrescu” di R.Valcea (Romania). E’ dedicatario di alcune opere di compositori americani ontemporanei: in particolare, ha curato la “prima assoluta” e numerose repliche del “Concerto in Mi” per pianoforte e archi di Donald Lawrence Appert. Si dedica intensamente alla musica cameristica come componente del Quartetto Pianistico Italiano (due pianoforti a 8 mani), in Duo pianistico con Claudio Proietti (due pianoforti a 4 mani) e collaborando frequentemente con artisti dalla carriera internazionale quali i flautisti Maxence Larrieu , Giuseppe Nova, Angelo Ruggieri, i violinisti Aiman Musakhajayeva, Gernot Winischhofer, Vittorio Marchese, Fabrizio Pavone, i violoncellisti Umberto Clerici, David Starkweather, Vashti Hunter, Ferdinando Vietti, Riccardo Agosti, il clarinettista Rocco Parisi, l’oboista Alberto Cesaraccio. Particolarmente attivo come didatta, è titolare della Cattedra di Pianoforte principale presso il Conservatorio “Paganini” di Genova e docente presso i corsi estivi di perfezionamento di Sale San Giovanni (CN) ; tiene master class per Accademie europee (Timisoara e Valcea in Romania, Vendome in Francia, Poznan in Polonia, Gibraltar ),americane (Boston Conservatory, Longy School of Music, Sosu University of Oklahoma, Vancouver Clark College, Edinboro University, Catholic University of America in Washington, ecc.) e asiatiche (Kazakh National Academy of Music in Astana, Mahidol University, Bangkok). Sovente chiamato a far parte delle Giurie di Concorsi pianistici internazionali, è Direttore artistico del Concorso Internazionale “Premio Franz Schubert”, dell’Associazione Musicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure e dell’Orchestra da Camera “Ensemble Felice De Giardini”. Ha registrato, ottenendo sempre lusinghieri apprezzamenti dalla critica specializzata, l’integrale dei Concerti per Pianoforte e Orchestra di Shostakovich, le Sonate di Liszt e Rachmaninov, le Sonate di Brahms, Franck, Rachmaninov, Shostakovich e Kabalevsky per violoncello e pianoforte, opere di Schumann, Brahms e Zemlinsky per violino e pianoforte, composizioni originali per due pianoforti a otto mani (etichette Real Sound e Phoenix).
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mercoledì 22 dicembre 2021 ore 21.00 | Teatro del Giglio
Concerto del duo pianistico Maurizio Barboro-Claudio Proietti
W. A. MOZART (1756-1791)
Il flauto magico, ouverture
trascrizione per due pianoforti di F. Busoni
S. RACHMANINOV (1873-1943)
Fantaisie (Tableaux) op. 5
– Barcarolle: Allegretto
– La nuit, l’amour: Adagio sostenuto
– Les larmes: Largo di molto
– Pâques: Allegro maestoso
G. PUCCINI (1858-1924)
Turandot Atto Primo
trascrizione per due pianoforti di G. Verlingieri, a cent’anni dalla prima stesura dell’originale
(prima esecuzione assoluta)