Alberto Mattioli, critico musicale del quotidiano La Stampa, presenta al pubblico Pia de’ Tolomei
Sabato 17 marzo alle ore 18, nel ridotto del teatro del Giglio, Alberto Mattioli presenterà l’opera Pia de’ Tolomei di Gaetano Donizetti, in un incontro con il pubblico a ingresso libero e gratuito (fino a esaurimento posti). Nato a Modena, Mattioli è giornalista professionista; dal 2006 lavora al quotidiano La Stampa per il quale è stato redattore alla Cultura, caposervizio agli Spettacoli e corrispondente da Parigi. Esperto di opera lirica, ha scritto saggi o tenuto conferenze per la Scala, il Regio di Torino, la Fenice, il Comunale di Bologna, il Regio di Parma, l’Opera di Roma, il Massimo di Palermo, l’Arena, lo Sferisterio, il Grand Théatre di Ginevra e così via. Ha collaborato o collabora con Il Foglio, Vanity Fair, Classic Voice, Musica, Lyrica, l’Avant-Scène Opéra e altri ancora. Ha scritto tre libri, “Big Luciano” (Mondadori 2007), “Anche stasera” (Mondadori 2012) e “Meno grigi più Verdi” (Garzanti 2018), e due libretti d’opera, “La paura” per Orazio Sciortino e “La rivale” per Marco Taralli.
La trama di Pia de’ Tolomei – ultimo titolo della Stagione Lirica, in scena al Teatro del Giglio con data unica sabato 17 marzo alle ore 20.30 – è basata sul personaggio della nobildonna soave e pudica della quale Dante scrive nel canto V del Purgatorio. Storia di gelosia, morte e perdono, svolge il contrasto tra la protagonista e i personaggi maschili principali all’interno di una giustapposizione più ampia e simbolica: affetti soavi e teneri per lei, violenza passionale e malvagità per gli altri. L’intera opera, del resto, vive di limpide simmetrie all’interno di una solida struttura drammaturgica, che conferisce forti significati espressivi alle forme musicali convenzionali. Composta da Donizetti su libretto di Salvatore Cammarano per il Teatro La Fenice di Venezia (ma per la distruzione di quel teatro a causa di un incendio, debuttò il 18 febbraio 1837 all’allora Teatro Apollo), l’opera venne poi rivoluzionata dallo stesso compositore per il Teatro di Senigallia (estate 1837) e di nuovo rielaborata per il San Carlo di Napoli (1838). Assente dal palcoscenico lucchese da ben 181 anni – fu infatti rappresentata nella Stagione d’Autunno 1837, anno della prima assoluta dell’opera – Pia de’ Tolomei viene proposta al pubblico del Teatro del Giglio nell’edizione critica di Giorgio Pagannone, basata sulla versione veneziana con il finale primo di Senigallia.